Rimini | Doppie imposizione, i pro e i contro della convenzione (che ha votato) secondo Sarti
In merito all’approvazione all’unanimità ieri in aula a Montecitorio della convenzione sulle doppie imposizioni tra Italia e San Marino la parlamentare del movimento 5Stelle Giulia Sarti spiega di aver “ritenuto di votare a favore della convenzione in oggetto per poter dare immediata soluzione all'annoso problema della doppia tassazione applicata ai lavoratori frontalieri italiani”. E spiega anche che “la Convenzione non trattava solo il tema dei frontalieri: larga parte di essa riguardava altri tipi di protocolli economici che sarebbe bene mettere in evidenza”. Alla grillina di nascita riminese piace per esempio “l'articolo 26 che, favorendo lo scambio di informazioni, limita il segreto bancario, vero motore di elusione ed evasione fiscale”.
La convenzione, comunque, contiene “anche dei passaggi che hanno decisamente bisogno di essere implementati con maggiore sorveglianza, ad esempio il comma 2 dell'articolo 10 che stabilisce una tassazione dello 0% sui dividendi pagati a soci di aziende italiane residenti a San Marino, a patto che detengano una partecipazione del 10% da almeno 12 mesi. In tutti gli altri casi la tassazione potrà essere al massimo del 15%. Da notare che la soglia sopra indicata era del 25%, prima di questa convenzione, e la tassazione massima applicabile era del 5%. La franchigia del 10% a tassazione 0% potrebbe incoraggiare oltremodo la ricerca di prestanome sanmarinesi. Non è un mistero per nessuno come molte attività, non solo del confinante territorio di Rimini, abbiano usato la Repubblica di San Marino come portofranco dell'elusione fiscale”.